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Il Registro italiano Sclerosi Multipla sempre più punto di riferimento

  • In BARI
  • mer 16 Marzo 2022
Il Registro italiano Sclerosi Multipla sempre più punto di riferimento

Finanziato con 2 milioni di euro dalla Fism

BARI - Il Registro Italiano Sclerosi Multipla continua a crescere in quantità e qualità e sta diventando un punto di riferimento non solo per la comunità scientifica ma anche per le autorità regolatorie, le industrie e le istituzioni. A farne parte c’è anche la Puglia attraverso il Policlinico di Bari, città che vanta anche come presidente del Comitato Scientifico del Registro, la docente barese professoressa Maria Trojano, direttrice dell’unità operativa di Neurologia del Policlinico. Ed è proprio nel nosocomio barese che è possibile, grazie al Registro, garantire terapie personalizzate per i pazienti affetti dalla malattia neurovegetativa che colpisce il sistema nervoso centrale con una anomala reazione delle difese immunitarie tant’è che la Sm rientra tra le patologie autoimmuni.

L’ultima legge di bilancio ha visto lo stanziamento di 2 milioni di euro per il progetto di ricerca della Fondazione italiana per la Sclerosi Multipla (Fism) e dell’unità operativa di neurologia dell’azienda ospedaliero universitaria barese. Fondi importanti perché per attivare trattamenti personalizzati per le persone colpite da sclerosi multipla occorrono studi e trial clinici raccolti in registri di patologia. E il Registro Italiano Sclerosi Multipla è per questa patologia il più grande database europeo. Qui sono infatti raccolti i dati di oltre 70.000 pazienti provenienti da 161 Centri sul territorio Nazionale.
L’obiettivo principale del progetto è quello di creare una struttura organizzata multicentrica per raccogliere i dati di tutti i pazienti affetti da sclerosi multipla seguiti nei diversi centri Italiani con finalità epidemiologiche, di sanità pubblica e di ricerca. La sclerosi multipla registra circa 2.000 nuovi casi ogni anno, nella maggioranza diagnosticati tra i 20 e i 40 anni con un approccio terapeutico e assistenziale multidisciplinare volto a rallentare il decorso della malattia. I dati raccolti con il registro hanno permesso ad oggi di condurre ricerche pubblicate su riviste internazionali ad alto impatto, molte delle quali sono state coordinate dal Centro Sclerosi Multipla di Bari dove sono seguiti oltre 4.000 pazienti.  A firmarle la professoressa Trojano e i prof. Pietro Iaffaldano e Damiano Paolicelli. In particolare gli studi hanno fornito indicazioni sull’efficacia e la sicurezza a lungo termine delle  terapie utilizzate per questa patologia ed hanno permesso di caratterizzare fattori prognostici utilizzati per interventi personalizzati anche in sottogruppi quali pazienti in gravidanza, pazienti in età pediatrica, pazienti in età avanzata, non presenti nei trial registrativi.

“Il Progetto del Registro Italiano Sclerosi Multipla insieme ad altri 4 Registri europei, danese, francese e svedese e il Registro internazionale MSBase, costituiscono il ‘Big MS Data Network’ approvato dall’Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco, come strumento d’uso per gli studi di sicurezza sui farmaci introdotti in commercio”, spiega la professoressa Trojano. Questo significa che i dati per tutti i nuovi farmaci inseriti in commercio saranno raccolti nei cinque Registri, poi trasferiti all’azienda produttrice e alla stessa Agenzia europea. Un iter che aprirà la strada ad una nuova medicina di precisione per garantire ad ogni paziente il trattamento “più giusto nel tempo giusto”. 


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